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Malattie delle fragole: cause, sintomi e prevenzione

Perché è importante riconoscere subito le malattie delle fragole

Le malattie delle fragole sono uno dei motivi principali per cui, dopo un inizio promettente, molte piante smettono di produrre frutti sani o addirittura muoiono prima dell’estate. Quando coltivi fragole in vaso sul balcone o in aiuola nell’orto, ti può sembrare che tutto vada bene finché un giorno ti ritrovi frutti molli e coperti da una patina grigia, foglie macchiate o intere piantine che collassano da un giorno all’altro. Questo succede perché i principali patogeni della fragola – soprattutto botrite della fragola, oidio della fragola, antracnosi fragola – sono veloci. Se li lasci lavorare anche solo una settimana indisturbati, si diffondono ovunque.

La buona notizia è che, se impari a riconoscere i sintomi tipici e a intervenire in tempo, puoi salvare quasi sempre la pianta e continuare la produzione. Ancora meglio: con alcune pratiche di prevenzione puoi ridurre moltissimo la pressione di funghi e parassiti delle fragole già dall’inizio. In questa guida vediamo le cause, i segnali da osservare, le cure ammesse e soprattutto come evitare che il problema si ripresenti continuamente.

E ricordati una cosa fondamentale: spesso non è “colpa della varietà” o del terriccio, ma dell’umidità sbagliata. Troppa acqua stagnante, poca aria tra le foglie e bagnature sulle foglie nelle ore calde sono il biglietto d’ingresso per quasi tutte le malattie delle fragole.

Come capire se le fragole stanno male: sintomi generali da non ignorare

Una pianta di fragola sana ha foglie verdi, carnose, leggermente lucide, e frutti compatti e sodi. Quando qualcosa non va, i segnali più comuni delle malattie delle fragole sono sempre gli stessi:

– macchie sulle foglie (bianche, grigie, nere o brune)
– foglie che arricciano e ingialliscono partendo dai bordi
– frutti che diventano molli, mollicci o acquosi
– una patina polverosa bianca o grigia sulla superficie
– parti del frutto che restano dure e secche invece di maturare

Se trovi frutti coperti da una muffetta grigia pelosa o foglie coperte di polvere bianca, non è un difetto estetico: è fungo attivo. Togli subito il materiale malato e non lasciarlo sulla pacciamatura intorno alla pianta “tanto poi lo butto”. Se resta lì, diventa una fonte di spore che infetteranno i frutti sani.

Mai lasciare frutti ammuffiti sotto la pianta. Anche un singolo frutto infetto può avviare un’esplosione di muffa su tutta la produzione in pochi giorni, soprattutto dopo un temporale caldo.

Adesso vediamo una per una le principali patologie e i parassiti delle fragole, con sintomi e rimedi concreti.

Botrite della fragola (muffa grigia)

Fragola colpita da botrite della fragola con muffa grigia e foglie macchiate, sintomo di marciume fungino sulle fragole mature.

La botrite della fragola – detta anche muffa grigia delle fragole – è probabilmente la malattia più riconoscibile di tutte. Il sintomo classico è il frutto che inizia a diventare molle, poi compare una patina grigio-fumo, quasi vellutata. Se tocchi quel frutto, ti resta sulle dita una polvere grigia. È un fungo estremamente aggressivo e ama l’umidità alta, la scarsa ventilazione e i frutti che toccano il terreno bagnato.

Cause tipiche:
– terreno sempre zuppo
– acqua sul frutto e sulle foglie nelle ore calde
– troppa densità tra le piante (foglie che si toccano, aria ferma)
– frutti che appoggiano sul terriccio umido

Ecco perché nella guida alla coltivazione classica (coltivare le fragole) e in quella sulle torri verticali (coltivare fragole in verticale) insisto sull’uso della pacciamatura e sul non bagnare direttamente i frutti. Sollevare il frutto da terra è già mezza cura.

Come intervenire sulla botrite della fragola:
– Elimina immediatamente tutti i frutti infetti, anche quelli appena “puntinati” di grigio. Meglio perdere 2 fragole oggi che 20 domani.
– Migliora l’aria attorno alla pianta: taglia foglie troppo vecchie e appoggiate al suolo.
– Se coltivi in vaso, controlla che l’acqua non ristagni nel sottovaso.
– In prevenzione (non su frutto pronto da mangiare), puoi usare prodotti a base di rame consentiti in agricoltura biologica, seguendo sempre etichetta e tempi di carenza. Il rame rallenta molti funghi, inclusa la botrite, e aiuta a contenere l’infezione nei periodi umidi.

Non spruzzare prodotti rameici direttamente sui frutti che vuoi mangiare subito. Rispetta sempre l’etichetta e i tempi di sospensione indicati dal produttore.

La botrite è un segnale: vuol dire che la tua gestione dell’umidità non è bilanciata. Di solito non torna più aggressiva se migliori ventilazione e pacciamatura.

Oidio della fragola (mal bianco)

Foglie di fragola coperte da patina bianca di oidio della fragola e frutto ancora sano: segno tipico del mal bianco sulle fragole.

L’oidio della fragola è il classico “mal bianco”: sulle foglie e talvolta sui frutti compare una patina biancastra, farinosa, come se qualcuno avesse passato farina o talco. Le foglie poi si arricciano verso l’alto e diventano opache. Se sei alle prime armi e vedi una polverina bianca uniforme sulle foglie nuove, al 90% è oidio.

A differenza della botrite, che ama l’umido e l’acqua stagnante, l’oidio spesso esplode con caldo secco e sbalzi termici giorno/notte. Tipico dei balconi molto caldi, soprattutto nelle ore pomeridiane, e delle piante stressate.

Cosa fare contro l’oidio della fragola:
– Rimuovi le foglie e le parti più colpite (non buttarle in compost domestico se è aperto, meglio smaltirle separatamente).
– Migliora l’ombreggiamento nelle ore più calde, soprattutto se coltivi in vaso su terrazzo esposto a sud. Le foglie “cotte” dallo stress termico sono più vulnerabili.
– Nella gestione preventiva si possono usare trattamenti a base di zolfo bagnabile, che è un classico rimedio ammesso in agricoltura biologica contro l’oidio. Va sempre rispettata la temperatura indicata in etichetta (lo zolfo non va dato quando fa troppo caldo).

L’oidio non distrugge il raccolto in un giorno, ma se trascurato rallenta la pianta e rovina la qualità dei frutti. Una pianta ricoperta di oidio è più debole e molto più vulnerabile a successive infezioni fungine.

Antracnosi fragola

Fragola con antracnosi: lesioni scure e depresse sul frutto e macchie brune circolari sulle foglie, sintomi di infezione da antracnosi della fragola.

L’antracnosi fragola è più subdola, perché spesso ci si accorge del problema quando è già tardi. Inizia con piccole lesioni scure e affossate sui frutti, come punture nere che poi diventano aree marce e secche. A volte le foglie presentano macchie brunastre tonde, con il centro più chiaro, e i piccioli si afflosciano. Il brutto dell’antracnosi è che può colpire sia i frutti che i tessuti verdi, e nei casi gravi può letteralmente far collassare l’intera piantina.

Quando vedi sintomi di antracnosi fragola, agisci così:
– Raccogli e rimuovi tutti i frutti con macchie scure affossate. Se li lasci sulla pianta, l’infezione continua a produrre spore.
– Evita di bagnare dall’alto. L’acqua che cola da foglia a foglia e da frutto a frutto è un’autostrada di contagio.
– Migliora subito il drenaggio: l’antracnosi esplode nei sistemi troppo bagnati e nei ristagni. Se stai coltivando in vaso, controlla il foro di drenaggio. Se stai usando un sistema verticale come una torre in tessuto o i tubi forati, verifica che nella parte bassa non si crei “palude”.

Se l’antracnosi è molto diffusa su una singola pianta di fragola giovane, a volte è più saggio toglierla e sostituirla con una piantina nuova e sana, piuttosto che cercare di salvarla a tutti i costi. Questo vale soprattutto se hai poco spazio, tipo una torre verticale da balcone con 20 piante: meglio sacrificare una pianta malata che infettare tutte le altre. Se ti serve reimpiantare velocemente, valuta piantine fresche o anche varietà rifiorenti adatte alla coltivazione compatta come quelle che usi nelle torri verticali descritte in “coltivare fragole in verticale fai da te“.

Parassiti delle fragole: insetti, acari e lumache

Oltre ai funghi, dobbiamo parlare dei parassiti delle fragole. Qui rientrano afidi, acari, tripidi e soprattutto lumache (in piena terra). Il sintomo più frequente degli afidi è l’arricciamento delle foglie giovani e una patina appiccicosa (melata). Gli afidi succhiano la linfa e indeboliscono la pianta, rallentano la crescita e possono trasmettere virosi.

Contro gli afidi sulle fragole, una soluzione spesso efficace è il sapone molle potassico, ammesso in agricoltura biologica. Si usa diluito (seguendo dose in etichetta) e spruzzato sulle colonie, insistendo sulla pagina inferiore delle foglie dove gli afidi si annidano. Il sapone molle scioglie la cuticola degli insetti teneri e li blocca senza essere aggressivo sulla pianta.

Per gli acari (foglie che ingialliscono a chiazze, aspetto “stropicciato”, pianta moscia nonostante l’acqua), serve aumento dell’umidità locale e, se l’infestazione è seria, intervento con prodotti specifici acaricidi, sempre scegliendo quelli consentiti sull’etichetta per fragole e rispettando i tempi di carenza prima del consumo del frutto.

Le lumache sono un classico negli orti a terra e nelle aiuole basse. Rosicchiano il frutto quando è quasi maturo (odio totale), lasciando segni irregolari e bava argentata. Una misura fisica, senza chimica, è usare barriere di rame o trappole a caduta. Le barriere di rame attorno alla base del vaso o alla base della torre verticale spesso bastano a scoraggiarle. Nelle aiuole, pacciamature asciutte e rialzare leggermente le piante riduce molto l’attacco.

Se coltivi fragole a terra senza pacciamatura, stai praticamente invitando lumache e marciumi. Usa sempre un minimo di pacciamatura sotto i frutti, o passa alla coltivazione verticale per tenerli sollevati.

Un dettaglio interessante: le fragoline di bosco tendono a essere un po’ più resistenti ai danni estetici perché sono piccole e continue. Se vuoi un raccolto più distribuito e meno rischioso singolo-per-singolo, valuta anche una piccola aiuola (o vaso grande) di fragoline di bosco. Producono in modo costante e spesso “sfuggono” alle lumache perché fanno tanti frutti più piccoli invece di pochi grossi molto appetitosi.

Prevenzione: come evitare le malattie delle fragole prima che inizino

La vera arma contro le malattie delle fragole non è curare dopo, ma prevenire. E prevenire vuol dire impostare bene l’ambiente di crescita. Ecco i punti chiave:

Distanza tra le piante. Le fragole non vanno piantate tutte appiccicate. Devono avere aria che circola tra le foglie per asciugarsi in fretta dopo le piogge o dopo l’irrigazione. Se vuoi rivedere le distanze consigliate (30-35 cm tra le piante in aiuola, più ariosa gestione in vaso).
Pacciamatura. Una pacciamatura di paglia, telo pacciamante traspirante o fibra naturale tiene i frutti lontani dalla terra bagnata. Meno contatto diretto col suolo = meno botrite della fragola e meno marciumi al colletto.
Irrigazione a livello del terreno. Evita il getto dall’alto su foglie e frutti. Se puoi, usa un sistema goccia a goccia o microirrigazione anche nelle torri verticali. Nella guida su “coltivare fragole in verticale fai da te” spiego proprio perché avere un tubo gocciolante interno nella torre stabilizza l’umidità senza allagare.
Pulizia costante. Togli foglie vecchie, frutti ammuffiti, parti nere e marce. Non farti problemi: meglio una pianta un po’ “sforbiciata” ma sana che una pianta scenografica tutta verde in superficie ma piena di infezioni nascoste.
Rotazione e rinnovo. Una pianta di fragola non è eterna. Dopo 2-3 anni tende naturalmente a calare e diventa più fragile. Tenere per sempre la stessa pianta nello stesso vaso aumenta le probabilità di funghi radicati nel substrato. Meglio rinnovare: togli le piante vecchie e sostituiscile con nuove talee da stolone sano. Questo ricambio riduce anche l’antracnosi fragola persistente.

Prodotti utili (in ottica bio e hobbistica)

In un contesto hobbistico, senza fare agricoltura intensiva, puoi lavorare in modo abbastanza “pulito” con pochi prodotti base:

Rame (rameici ammessi in biologico): aiuta a contenere funghi come botrite, antracnosi fragola e altre infezioni batteriche/ fungine su tessuti verdi. Va usato con attenzione, seguendo l’etichetta e rispettando i tempi di sicurezza prima del consumo.
Zolfo bagnabile: è il classico rimedio contro l’oidio della fragola. Non usarlo con temperature troppo alte, perché può “bruciare” le foglie.
Sapone molle potassico: utile contro afidi e altri parassiti delle fragole a corpo molle. Si spruzza direttamente dove vedi la colonia, insistendo sotto le foglie.
Barriere fisiche per lumache (rame, anelli protettivi, trappole): evitano che le lumache mordano il frutto maturo durante la notte.

Un’ottima abitudine è avere sempre a portata un po’ di tessuto non tessuto (TNT). Ti salva in due modi: protegge le piante giovani dal freddo umido di inizio stagione e riduce le bagnature dirette durante piogge prolungate. Meno acqua stagnante sulle foglie = meno malattie delle fragole.

Non aspettare “di vedere se passa da solo”. Se noti polvere bianca (oidio), macchie scure affossate sui frutti (antracnosi fragola) o muffa grigia pelosa (botrite della fragola), intervieni subito. Ogni giorno di ritardo significa più spore e più danni.

Quando conviene togliere una pianta di fragole malata

A volte la scelta migliore è quella più dura: eliminare la pianta. Se una singola pianta in una torre verticale o in un vaso mostra sintomi gravi di antracnosi fragola, collasso totale o muffa che torna continuamente anche dopo aver pulito, è meglio rimuoverla e sostituirla. Così proteggi tutte le altre. Non è uno spreco: è gestione intelligente.

In balcone, soprattutto se coltivi in verticale con tante piante ravvicinate, un focolaio non controllato può rovinare l’intera struttura. Se invece isoli subito il problema, il resto della torre continua a produrre fragole sane.

Una buona strategia è avere sempre qualche piantina di riserva, magari fatta radicare da stoloni sani delle tue fragole migliori o anche da varietà rifiorenti compatte che funzionano benissimo nelle torri e nei sacchi verticali.

In sintesi: le malattie delle fragole non sono la fine della storia. Sono un campanello d’allarme che ti dice “sistema umidità, aria e pulizia”. Con poche mosse – distanza giusta, pacciamatura asciutta, irrigazione corretta e qualche intervento mirato su botrite della fragola, oidio della fragola, antracnosi fragola e parassiti delle fragole – puoi riportare le tue piante in equilibrio e continuare a raccogliere frutti sani e dolci per tutta la stagione.


Domande frequenti

Quali sono le principali malattie delle fragole e come riconoscerle?

Le principali malattie delle fragole sono muffa grigia (botrite), oidio della fragola (patina bianca sulle foglie), antracnosi fragola (macchie scure e affossate sul frutto) e marciumi radicali da ristagno. Se vedi frutti molli coperti di muffa o foglie con polvere bianca, intervieni subito togliendo il materiale malato e migliorando aria e drenaggio.

Cos’è la botrite della fragola e come si ferma la muffa grigia?

La botrite della fragola è una muffa grigia che fa marcire i frutti e li copre di una peluria grigio-marrone. Nasce da troppa umidità e scarso ricircolo d’aria. Per fermarla rimuovi i frutti colpiti, evita che le fragole tocchino la terra bagnata con una buona pacciamatura e usa rame ammesso in bio solo in prevenzione, seguendo sempre l’etichetta del prodotto.

Come si cura l’oidio della fragola (mal bianco sulle foglie)?

L’oidio della fragola appare come una polvere bianca farinosa sulle foglie giovani e, a volte, sui frutti acerbi. Riduci lo stress da caldo diretto nelle ore centrali, elimina le foglie più colpite e tratta preventivamente con zolfo bagnabile (solo alle temperature consigliate). Se lo ignori, la pianta rallenta e i frutti restano piccoli e poco dolci.

Che cos’è l’antracnosi fragola e perché è pericolosa?

L’antracnosi fragola provoca macchie scure e affossate sui frutti e può anche far crollare i piccioli e indebolire tutta la pianta. Di solito è legata a eccesso di umidità e irrigazione dall’alto. Va tolto tutto il frutto colpito e, se la pianta è molto infetta, conviene eliminarla per proteggere le altre.

Come difendere le fragole dai parassiti delle fragole senza usare prodotti troppo aggressivi?

I principali parassiti delle fragole sono afidi, acari e lumache. Contro gli afidi funziona il sapone molle potassico spruzzato sotto le foglie; contro le lumache vanno bene barriere fisiche in rame o trappole a caduta; contro gli acari aiuta aumentare leggermente l’umidità e intervenire con prodotti specifici per acari solo se l’etichetta li autorizza sulla fragola. Tenere le piante pulite e non troppo fitte riduce sia i parassiti che le infezioni fungine.

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