Talee in acqua: 9 regole pratiche e quali piante funzionano davvero
Le talee in acqua affascinano perché sono immediate: tagli un rametto, lo metti in un vasetto e vedi comparire le prime radichette bianche come filamenti di vetro. Funzionano? Sì, ma non per tutte le piante e non in ogni stagione. In questo articolo ti spiego in modo discorsivo e operativo talea in acqua quali piante scegliere, come farle attecchire senza muffe, quanto tempo radicano le talee in acqua, quando conviene passare al terriccio e quando invece è meglio evitare l’acqua (soprattutto per la talea legnosa in acqua). Se vuoi un quadro stagionale più ampio su tutte le specie da fare tra settembre e ottobre, passa anche dal mio pilastro:
Indice
Perché scegliere le talee in acqua

La talea in acqua ha due grandi vantaggi: vedi cosa succede in tempo reale e controlli meglio l’igiene. Il rovescio della medaglia è che le radici “d’acqua” sono molto tenere, poco lignificate e spesso soffrono il passaggio al suolo. Per questo l’acqua è ideale per erbacee e semierbacee a crescita rapida, mentre diventa incerta per i rami semi-legnosi e quasi sempre sconsigliabile per le legnose mediterranee (rosmarino, lavanda, mirto, alloro): per loro il substrato arioso (torba/cocco + perlite) vince a mani basse.
Le 9 regole che fanno davvero la differenza
- La prima regola è il taglio sotto nodo con lama affilatissima: sotto i nodi ci sono più cellule in grado di differenziarsi in radici.
- La seconda è igiene: forbici pulite e contenitore scuro o ambra (un bicchiere di vetro scuro funziona benissimo) perché la luce diretta stimola alghe e batteri.
- Terzo: acqua decantata o demineralizzata, cambiata ogni 3–5 giorni; non serve fertilizzante in questa fase.
- Quarto: foglie fuori dall’acqua; rimuovi tutto ciò che resterebbe immerso.
- Quinto: luce brillante ma indiretta; il sole diretto scalda l’acqua e “cuoce” le radichette.
- Sesto: temperatura stabile tra 18 e 24 °C, lontano da termosifoni o getti d’aria.
- Settimo: niente fretta; trapianta quando le radici sono appena 3–5 cm, ancora giovani e bianche.
- Ottavo: usa contenitori snelli e alti più che larghi, che sostengono i fusti e riducono l’ossigeno disciolto in eccesso.
- Nona regola: metti solo 1–2 talee per vasetto, così se una fa muffa non contamina le altre.
Talea in acqua quali piante: i soggetti che rispondono meglio
Talea in acqua quali piante?” Prediligi specie erbacee e ornamentali a crescita veloce. In cima all’elenco ci sono menta, basilico e coleus (che è un campione in acqua), poi pothos, filodendro, singonio, geranio/pelargonio a fusto tenero, impatiens, begonia e diverse salvie ornamentali non legnose. Anche l’ortensia in fase erbacea (tagli giovane di fine estate) può radicare in acqua, purché tu protegga il taglio dall’aria secca e la sposti presto in substrato. Alcune piante da talea tropicali (monstera, pothos, tradescantia) sono nate per questo gioco: Se cerchi un elenco di piante da talea adatte all’acqua, queste sono tra le più affidabili quando le temperature restano miti.
Piante per talee da evitare in acqua (e come gestirle bene)
Tra le piante per talee da NON mettere in acqua inserisco quasi tutto il gruppo mediterraneo: rosmarino, lavanda, mirto, alloro. Hanno tessuti semi-legnosi che in acqua si ammorbidiscono, la cuticola è poco adatta e l’ossigenazione non basta: dopo una settimana spesso compare l’alone marrone al taglio. Con loro vai sereno di substrato leggero (torba/cocco al 60–70% e perlite al 30–40%), un micro-ambiente umido e aria in movimento. L’eccezione al discorso “legnose” è il salice: contiene auxine naturali e in acqua mette radici facilmente, ma parliamo di climi e usi molto specifici.
Piante da talea elenco
Se vuoi un elenco delle piante da talee pratico da cui partire con l’acqua, pensa a menta e basilico per la cucina; pothos, singonio, tradescantia e monstera tra le ornamentali da interni; coleus, impatiens, begonia e geranio tra le annuali/semiperennanti da balcone; ortensia in fase erbacea quando il caldo si attenua. Ricorda che “piante per talee” non significa automaticamente che possano essere fatte in acqua: lo strumento giusto dipende dal tessuto che stai moltiplicando.
In quanto tempo radicano le talee in acqua
La domanda “in quanto tempo radicano le talee in acqua” ha risposte diverse a seconda della specie e della temperatura. Erbacee come menta, basilico, impatiens e coleus partono in 5–10 giorni; semierbacee e ornamentali come geranio e begonia si muovono tra 10 e 20 giorni; specie come ortensia in fase erbacea richiedono anche 2–4 settimane. La regola è non farti prendere dalla fretta: il momento giusto per il trapianto delle talee in acqua al terriccio è quando vedi radici giovani, bianche, lunghe 3–5 cm e con qualche capillare laterale. Se aspetti che si allunghino molto, diventano fragili come capelli bagnati e si spezzano al primo contatto col substrato.
Muffe, acqua torbida e radici marroni: come evitarle e rimediare
Il nemico numero uno si vede già al secondo cambio d’acqua: alone bianco o filamenti gelatinosi che partono dal taglio. È muffa e segnala ristagno, luce eccessiva o residui organici in acqua. La prima cura è cambiare l’acqua più spesso, sciacquare delicatamente il taglio, accorciare di pochi millimetri per rinfrescarlo e tornare in un contenitore pulito e scuro. Se l’acqua vira al verde, è luce: sposta le talee a luce indiretta. Le radici marroni indicano ossidazione o decomposizione: toglile con forbicina e riparti con acqua nuova; se l’odore è forte e sgradevole, meglio rifare la talea. Evita di “sterilizzare” con candeggianti casalinghi: è più il male che il bene; l’igiene meccanica e la frequenza dei cambi bastano.
Trapianto talee in acqua al terriccio: passaggio senza stress
Il trapianto delle talee in acqua al terriccio è il punto delicato: quelle radici “da acqua” non sono abituate all’attrito del suolo. Prepara un vasetto piccolo con substrato leggero (cocco/torba con perlite: deve risultare arioso al tatto), fai un foro di invito largo con una matita e adagia la talea senza spingere. Chiudi delicatamente il foro con il substrato, innaffia ai bordi e non sopra lo stelo per non sradicare. Per 5–7 giorni tieni umidità alta intorno: una cupoletta trasparente con due fori o una mini-serra aperta funziona benissimo; poi apri gradualmente. Niente concime nelle prime due settimane: le radici devono trasformarsi da “idroponiche” a “terriccio”.
Casi particolari: ficus, aloe ed edera
Il ficus radica in acqua ma rilascia lattice: sciacqua il taglio sotto acqua corrente per qualche secondo prima di mettere la talea nel vasetto, così non si crea il “tappo”. L’aloe vera non è da acqua: le foglie marciscono, meglio asciugare il callo 48 ore e poi appoggiare nel substrato sabbioso; non innaffiare per i primi giorni. L’edera invece è perfetta per l’acqua: nodi ravvicinati, radici veloci e passaggio al terriccio semplice quando le radici sono appena lunghe.
Prodotti consigliati
- Vasi cilindrici in vetro trasparente (set) – stabili e alti, ideali per sostenere le talee e osservare le radici.
- Bottiglie/vasetti in vetro ambra – riducono luce e alghe, acqua più pulita più a lungo.
- Forbici di precisione (micro-tip) – tagli netti sotto nodo senza schiacciare i tessuti.
- Perlite per il post-trapianto – mescola ariosa (30–40%) per il passaggio al terriccio.
- Fibra di cocco compressa – base leggera da unire alla perlite per il primo vaso.
La muffa nelle talee in acqua si può evitare?
Si limita con contenitori scuri, cambi frequenti d’acqua, foglie fuori dall’acqua e poca densità (1–2 talee per vasetto). Se compare biofilm o odore “acido”, sciacqua, rifila 2–3 mm il taglio e riparti in acqua nuova, lontano dal sole diretto.
Quanto tempo radicano le talee in acqua prima del passaggio al vaso?
Da 5–10 giorni per erbacee velocissime (menta/coleus) a 2–4 settimane per gerani e ortensie erbacee. Il momento giusto per il trapianto talee in acqua al terriccio è con radici bianche di 3–5 cm, ancora giovani.
Hai un elenco di piante da talea elenco rapido per iniziare?
Sì: menta, basilico, coleus, geranio, begonia, impatiens, pothos, monstera, tradescantia, singonio. Questo piante da talea elenco ti copre balcone e indoor; se vuoi moltiplicare piante per talee mediterranee, passa al substrato e non all’acqua.
La talea legnosa in acqua funziona oppure no?
La talea legnosa in acqua raramente è una buona idea: il tessuto lignifica, il taglio si ossida, compaiono muffe e le radici – se arrivano – sono deboli. Fanno eccezione rari casi (salice). Con le legnose mediterranee è quasi sempre meglio un mix torba/cocco + perlite.
Quali piante sono migliori per le talea in acqua?
Per una talea in acqua affidabile scegli piante da talea erbacee e rapide: menta, basilico, coleus, impatiens, begonia, geranio tenero, tradescantia, pothos e monstera. Alcune ortensie in fase erbacea funzionano; lavanda, mirto e rosmarino invece è meglio farle in substrato.


Pingback: Talea di rosmarino in 5 mosse (senza ormoni)
Pingback: Talee invernali: cosa moltiplicare a novembre e dicembre